martedì 3 aprile 2012

L'ARMATA DEI FIUMI PERDUTI di C. Sgorlon (1983)

Dopo i fatti di luglio parve a Marta che ogni cosa fosse per cambiare e che la fine della guerra stesse ormai a portata di mano. Ogni giorno si chiedeva perché i nuovi governanti non si decidessero a firmare la pace, dal momento che non restava altro da fare, e proprio per questo il governo precedente era stato abbattuto. Ma l'accadere di ogni giorno è una cosa e la logica è un'altra, e raramente coincidono. Perciò Marta non riusciva neppure a trovar parole per tranquillizzare la signora Esther, nella cui casa viveva da moltissimi anni.


Mondadori, 1987

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